Storia e giornalismo, Mario Avagliano conquista il web

Un grande Mazal tov da parte di tutta la redazione al collega e collaboratore di queste pagine Mario Avagliano. “Tra i blog italiani che per importanza e seguito possono legittimamente essere considerati, nel loro specifico settore di interesse, le realtà più interessanti e vitali del web”. A certificare il successo dello spazio digitale curato dal giornalista e storico (http://marioavagliano.blogspot.com/) una comunicazione ufficiale giunta questa mattina dall'ISPO, l'istituto di ricerca di Renato Mannheimer. A darne notizia lo stesso autore con una nota pubblicata sul proprio profilo Facebook.
Numerosi gli argomenti affrontati nel blog, animato con gli attesissimi interventi settimanali che Avagliano regala ogni martedì ai nostri lettori nella rubrica Storie e con altri estratti dai media UCEI: dall'impegno di Memoria verso le nuove generazioni alla tutela dei valori su cui si fondano le nostre società democratiche e plurali.
In testa alla home page la recensione – uscita ieri sull'Unione Informa – dell'ultimo intenso lavoro di Silvia Cuttin sull'odissea di tre cugini ebrei fiumani: Ci sarebbe bastato (Epika edizioni).

l'Unione Informa, 5 dicembre 2012

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La Grande Guerra digitale

di Mario Avagliano

Finora la storia della prima guerra mondiale del 1914-1918, che solo sul fronte italiano provocò oltre 700 mila vittime e più di un milione tra mutilati e feriti, era stata raccontata attraverso saggi storici, libri cult come Addio alle armi di Ernest Hemingway, oppure film come Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick o La Grande Guerra di Mario Monicelli. In vista del centenario del 2014, l’Europa ha pensato di raccogliere le storie personali dei reduci, andando a rovistare nei cassetti e nei bauli dei familiari di chi visse quell’esperienza, alla ricerca di lettere, diari, disegni, ritagli di giornali, cimeli risalenti a quel periodo cruciale.

La creazione di un portale internet dedicato da parte di Europeana, il grande archivio digitale europeo, e i collection day, gli appuntamenti di raccolta dei materiali, che hanno toccato, a partire dal 2011, Germania, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Slovenia, Danimarca, Lussemburgo, Irlanda, Cipro e, per quanto riguarda l’Italia, Trento (il 16 marzo scorso), hanno consentito di collezionare già 56 mila reperti della Grande Guerra, digitalizzati e pubblicati on line. Lettere d’amore dal fronte, bracciali realizzati in trincea con le pallottole dei nemici, divise di soldati, armi, immagini dei campi di prigionia, consultabili anche su pc, tablet e smartphone.
Ora il progetto Europeana 1914-1918, che in l’Italia vede impegnati l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Museo Centrale del Risorgimento e la Fondazione Museo storico del Trentino, sbarca a Roma. Tutte le persone in possesso di materiali della prima guerra mondiale potranno partecipare il 15 maggio alla giornata di raccolta presso la Biblioteca Nazionale centrale (viale Castro Pretorio, 105), dalle ore 10 alle 18. Un team di esperti sarà a disposizione per la digitalizzazione dei reperti e la registrazione dei racconti. Coloro che non possono prendere parte al collection day, potranno registrarsi sul sito www.europeana1914-1918.eu e caricare direttamente il materiale nell’archivio on line.
“L’Italia - commenta Rossella Caffo, direttore dell'ICCU - attribuisce un’importanza strategica a questo progetto. I materiali raccolti nel nostro Paese saranno pubblicati anche sul sito www.14-18.it, il portale italiano della Grande Guerra”.
La volontà è quella di riunire “virtualmente” su questo portale i documenti e le testimonianze relative all’Italia. E nonostante sia passato un secolo da quegli eventi, la ricerca già comincia a dare sorprendenti frutti, come gli spartiti musicali composti nel Cellelager dai militari italiani catturati dagli austriaci dopo la disfatta di Caporetto, messi a disposizione da Alessandra Ghidoli, nipote del sottotenente e violinista Alceo Rosini; le prime fotografie dei campi di prigionia italiani, ad Avezzano e in Sardegna; e l’immagine straordinaria e inedita della proclamazione della dichiarazione di guerra dell’Italia, il 24 maggio 1915, in una piazza del Quirinale gremita di folla.

(Il Messaggero, 8 maggio 2013)

 

Storie – Esperimenti di Web Memo-ria

di Mario Avagliano

Si potrebbe chiamare Web Memo-ria il profluvio di iniziative in rete per ricordare i genocidi e le guerre del Novecento. Un fiorire di progetti che forse nasce anche come risposta alla superficialità e a volte all’ignoranza con cui questi temi spesso vengono trattati su internet. L’ultimo di questi progetti, partito un anno fa, è "Web Memo - European Digitalization of shared memories" e i suoi risultati sono stati presentati oggi a Venezia. L’obiettivo? Raccogliere testimonianze storiche sulla Shoah e sui genocidi del nazifascismo, fare rete tra le scuole europee, trasmettere “quello che è stato” ai giovani, rafforzando così il senso di identità europea. Il principale frutto di questo lavoro è il sito internet www.webmemoproject.eu, diventato vetrina di un nuovo "Centro di Documentazione Europea" e strumento per coinvolgere dodici istituti superiori tra Veneto, Belgio e Baviera in un viaggio interattivo nella memoria.

Il progetto, finanziato dal Programma comunitario Europa per i Cittadini-Azione Memoria Europea Attiva, ha come capofila il Giardino dei Giusti del Comune di Padova e come partner la Regione del Veneto, attraverso la Direzione di Bruxelles, le Acli padovane e alcune delle maggiori comunità ebraiche europee: quelle di Venezia e Padova, insieme allo European Jewish Community Centre di Bruxelles e alla European Janusz Korczak Academy di Monaco di Baviera.
Nel sito sono presenti testimonianze di sopravvissuti alla Shoah ancora in vita, oltre a documenti, fotografie, video e documentari, disponibili anche in inglese oltre che nelle lingue originali. Un nucleo di testimonianze e di carte ora disponibile e direttamente accessibile sulla rete, come ad esempio la circolare datata settembre 1938 con cui il provveditore di Padova esonera ed espelle gli insegnanti ebrei dalle scuole.
Il progetto Web Memo ha anche permesso di formare una rete europea nelle scuole, sviluppatasi tra Venezia, Padova, Bruxelles e Monaco di Baviera. Vi hanno partecipato circa 180 studenti veneti, appartenenti all'I.T.I.S. Primo Levi e al liceo Majorana-Corner di Mirano, al liceo Stefanini di Mestre, e ai licei Tito Livio, Curiel e Amedeo di Savoia Duca d'Aosta di Padova. Circa altrettanti sono stati gli alunni coinvolti nelle scuole di Bruxelles e di Monaco. Un modo intelligente per trasmettere la Web Memo-ria alle nuove generazioni.

(L'Unione Informa e portale Moked.it, 2 luglio 2013)

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