L'altro Sud, viaggio tra idee e speranze
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di Mario Avagliano
«Profondo, sconcertante, eccitante Sud». Dalle donne coraggio che fanno il sindaco sotto scorta in Calabria ai neolaureati glocal che vogliono restare nella loro terra e aiutarne la rinascita. Dai coraggiosi comitati sorti nella provincia di Napoli, che lottano contro i roghi di rifiuti della camorra, al giovane pugliese sbarcato alla City londinese che torna a casa e lancia con successo il caciocavallo Pallone nelle Murge. Quanti volti ha il Mezzogiorno agli occhi di un cronista navigato come Paolo Brogi, giornalista del Corsera, autore di «Uomini e donne del Sud» (Imprimatur editore, pp. 214, euro 16), che sarà presentato il 14 novembre a Napoli alla libreria Ubik di Via Benedetto Croce.
Durante il suo viaggio nel Mezzogiorno, Brogi non «incontra» solo gli autonomisti che sognano la separazione dal Nord, l’ex presidente della Sicilia Totò Cuffaro rinchiuso nel carcere di Rebibbia, le violenze della mafia e della ‘ndrangheta e la realtà devastante dei fuochi della camorra. Nel Sud ci sono anche storie come quelle del sindaco Mimmo Lucano, che a Riace accoglie gli immigrati venuti dal mare, modello di integrazione e convivenza, celebrato al Berlino Film Festival da Wim Wenders con un documentario intitolato Il volo e presentato dal regista con queste parole: «La vera utopia non è nella caduta del muro, è n Calabria a Riace…».
Il Mezzogiorno ribolle di idee, progetti, movimenti, proprio come l’Etna. E nella galleria di Brogi sfilano personaggi di ogni tipo, Nichi Vendola e Giuseppe Cassano, Antonio Ciano e Luigi De Magistris, Michele Emiliano e il presidente della Svimez Adriano Giannola, Pino Aprile e l’assessore Marco Esposito.
Ecco il progetto delle banconote Napo a Napoli da parte dell’amministrazione De Magistris e l’adozione per la prima volta nella città partenopea di un piano di Protezione Civile. I «forconi» che vogliono giustizia per le campagne siciliane contro i pomodori di Pechino. Il Calabria Day e il movimento per l’acqua in Sicilia. L’invenzione della festa della Taranta nel Salento da parte di Sergio Blasi, una sorta di Renato Nicolini della Puglia. I supermercati di CompraSud nel catanese e il sogno di prodotti Dom, denominazione d’origine meridionale.
E ancora: i maestri di strada di Napoli come Cesare Moreno, che si battono contro il fenomeno della dispersione scolastica. Le utopie di Eugenio Bennato, ambasciatore della musica del Sud nel mondo. L’orgoglio dei sindaci meridionali guidati da Leoluca Orlando. L’Albergheria palermitana e don Cosimo suo prete coraggio. Le ragazze di Fimmina Tv nella Locride. L’associazione «Io resto in Calabria», fondata dall’imprenditore Pippo Callipo dopo un attentato alla sua azienda Pizzo. La scoperta straordinaria della cura per salvare le palme dal punteruolo rosso, da parte dello Iam, l’istituto dell’agricoltura del Mediterraneo di Bari, incredibilmente ignorata dagli amministratori locali.
Brogi attraverso questi «Ritratti di vite straordinarie e dell’orgoglio meridionale», come recita il sottotitolo del suo godibilissimo saggio, traccia un profilo del Sud che tutto sommato offre qualche speranza di un futuro migliore. Un futuro da costruire senza piagnistei e lamentele. Rimboccandosi le mani. Attraverso le intelligenze, le competenze, la cultura, la creatività di cui è ricco il Mezzogiorno.
(Il Mattino, 5 novembre 2012)